Il “Kokus bar” era ormai diventato l’incubo degli abitanti di via Casilina, costretti ad una difficile convivenza con soggetti pericolosi e privi di qualsivoglia regola di buon senso e di civiltà. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Torpignattara, diretti da Luca Cosimati, dopo una serie di accertamenti, hanno constatato che in effetti, il bar era frequentato, negli ultimi tempi, da pregiudicati, transessuali e ubriachi.
Caratterizzato, inoltre, da episodi di liti, spaccio di sostanze stupefacenti, e, soprattutto, frequentato nelle prime ore del mattino, da clientela prevalentemente proveniente dalla “movida”, che, già “alticcia”, continuava a consumare alcolici, generando così nei cittadini notevole preoccupazione. Lo stesso locale, senza alcuna autorizzazione, veniva adibito anche a discoteca.
Numerosi, nel tempo, gli interventi delle forze dell’ordine sia di notte che di giorno per risse e schiamazzi. Di particolare rilievo, l’ultimo episodio accaduto circa dieci giorni fa, quando un cittadino peruviano, per sottrarsi all’arresto, aveva aggredito gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti sul posto, procurando loro delle lesioni. Nella stessa circostanza, veniva indagata la stessa titolare dell’esercizio commerciale, per aver somministrato bevande alcoliche a persone in stato di manifestata ubriachezza.
Con il provvedimento del Questore, gli uomini del commissariato, hanno eseguito l’ordinanza di chiusura dell’attività commerciale per 15 giorni.