Quando si pensa a un castello si ha, in genere, la rappresentazione mentale di un castello medioevale, grande e oscuro, che si trova in posizione dominante (visibile, ma allo stesso tempo inaccessibile), ed è questo il caso di Castel Mattia, meglio conosciuto come Castellaccio.
Castel Mattia sorge su un’altura in posizione strategica all’incrocio tra via Casilina con il fiume Sacco, nel comune di Paliano.
Per lungo tempo possedimento dei Conti di Segni, fu in seguito ceduta ai Colonna di Genazzano; sul portale d’entrata è ancora visibile lo stemma della famiglia.
Al castello si accede dopo aver attraversato un ponte, un tempo levatoio. La pianta è rettangolare allungata, nel lato sud ovest c’è una torre di forma cilindrica.
Nel corso dei secoli il castello ha subìto molte trasformazioni: nel ‘600 fu trasformato in casale agricolo con parte dei fabbricati destinati a granaio (uno di questi ha oggi un tetto parzialmente crollato), nel 1799 vede al suo interno l’accampamento delle truppe napoletane, durante l’insorgenza antifrancese nel dipartimento del Circeo, nella loro avanzata verso Roma.
Varie proprietà si susseguono nel tempo: Lante della Rovere, famiglia Borghini-Nagliati, famiglia Giuliani, fino ad arrivare al 1937 quando ad acquistare la proprietà dell’intero stabile è il signor Marco Renzoni, che nel 1941 viene ereditato dalla figlia Nicoletta, attuale proprietaria con il marito generale Cajaffa.
Lo stato attuale, purtroppo, non è dei migliori, come si può evincere dalle immagini lo stato d’abbandono è evidente.
D’altra parte non tutti i castelli sono come quelli delle favole, spesso il loro destino non è a lieto fine ma non perdono mai il loro fascino…