“Il titolo di un celebre film – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – potrebbe, ora, essere parafrasato nel commentare il disastro che imperversa al Pronto soccorso di Frosinone, grazie alla gestione targata Pd. Potremmo dire, infatti, ‘meno male che arrivano i Nas’, ad accertare le condizioni poco dignitose in cui sono abbandonati a loro stessi i pazienti che arrivano al Pronto soccorso di Frosinone, per chiedere quell’assistenza sanitaria che, oltre ad essere un diritto, è anche un dovere. Qualche giorno fa, quando abbiamo lanciato un grido d’allarme per chiedere di intervenire, qualcuno ha risposto che non c’era alcun problema e che si trattava soltanto di invenzioni mentre, ora, un organo di ispezione ai massimi livelli istituzionali, appunto il nucleo antisofisticazione, ha dimostrato che la situazione è ormai senza controllo ed assolutamente indecente. Accertare che diversi malati stazionino anche per parecchi giorni nei locali del Pronto soccorso, senza avere il piacere di conoscere (si fa per dire) quale sarà la propria sorte, aggrava il disagio e il dolore fisico e morale dei malcapitati. Senza contare che l’assenza di personale, in numero adeguato, è ascrivibile non certo alla volontà di quei pochi e qualificati professionisti presenti in servizio, ma alla evidente incapacità organizzativa di chi è pagato dalla collettività per trovare soluzioni e non per fare soltanto politica, dalla mattina alla sera. Del resto, quando il candidato a sindaco del Pd disse, durante le elezioni, che avrebbe voluto trasformare la città di Frosinone seguendo le stesse metodologie operative del Pronto soccorso, abbiamo rischiato di entrare nel dramma della tragedia greca di Sofocle, entrando anche con tutti e due i piedi nella commedia satirica di Aristofane. L’unica ricetta utile, per il pronto soccorso di Frosinone, si può sintetizzare con la richiesta di meno politica e maggiore organizzazione, per rispettare sia la dignità del malato, sia la pesante tassazione collettiva che ricade sul contribuente”.