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Artena, Centofanti risponde sulla questione delle osservazioni all’Housing Sociale: “Necessario un incremento dei servizi per i nuovi abitanti”

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In merito alla questione dell’housing sociale ad Artena, affrontata in un precedente articolo (in questo link il testo del precedente articolo), arriva la risposta del diretto interessato Renato Centofanti, il quale spiega le ragioni che lo hanno portato a formulare alcune osservazioni.

“Mi sembra doveroso rispondere a delle affermazioni fatte da Coltrè Alessandro sul vostro giornale, su una Osservazione alla variante del PRG, presentata dal sottoscritto in relazione alla costruzione di circa 40 alloggi per housing sociale, in zona Colle dei Fiori, ad Artena. Il Coltrè fa delle affermazioni che si basano su un processo a delle intenzioni da lui supposte, e frutto della sua visione delle cose.

‘L’Osservazione’ alla variante sull’housing sociale pone un problema semplice:

  • come si possono costruire 40 alloggi, quindi con un incremento di circa 120 abitanti, senza prevedere nella stessa zona un sistema di servizi adeguato? Visto che, nella zona 2 km fuori dal centro città non esiste nessun tipo di servizi  per la vita sociale di chi già vive li.’
  • Dove vivono o dovranno andare a vivere, tante persone servono: bar, edicole, palestre, giardini e quant’altro per una buona vita sociale; cioè, un’armonizzazione del PRG con queste basilari esigenze, andava e dovrebbe essere affrontato. Ovviamente, se non si vuol creare una cattedrale nel deserto.

Nella zona di cui stiamo parlando ‘Colle dei Fiori’ dove vivo, e dove si dovrebbero costruire i 40 alloggi in housing sociale, i servizi sopracitati non esistono assolutamente, ecco perché serve porsi il problema di come e cosa fare, per una buona qualità della vita sociale e relazionale, di chi andrà a vivere e di chi ci vive già. Questo, pone come stimolo per l’amministrazione,  l’Osservazione fatta.

Il sottoscritto,  pratica la chiarezza comportamentale, la trasparenza politica, e la pubblica pratica dei propri interessi di cittadino, tanto che ho fatto una ‘Osservazione’ pubblica da essere discussa in consiglio comunale.  L’Osservazione  ‘non pretende e non richiede’, ma pone una questione urbanistica, in questo caso. Qui il PD non centra niente, cercare una polemica politica su questo è banale, poi, accusare gli artenesi di amore per il cemento è una generalizzazione spicciola, che messa cosi non vale niente e genera solamente polemiche sterili.

Per quanto riguarda invece il futuro urbanistico di Artena, credo che bisognerebbe approfondire molti temi tra i quali rivalutare l’esistente, ragionare sul rammendo tra il centro e le frazioni. Alcune frazioni sono massacrate dal traffico di camion pesanti, forse ci vorrebbe anche uno studio epidemiologico per valutare l’impatto sulla salute, della  massa di camion che giornalmente attraversano le strade delle frazioni e lambiscono il centro del paese.

Insomma, capisco la voglia di fare polemica politica contro il PD, ma quella è un’altra storia, si farà in campagna elettorale, ovviamente chi avrà l’onere di farla.

Riassumendo: Renato Centofanti chiedeva nell’Osservazione e chiede: servizi per una migliore qualità della vita dei cittadini che vivono a Colle dei Fiori e vicinanze, ed eventualmente armonizzare l’intervento di housing sociale con  integrazioni, avente come  intento sempre e comunque il miglioramento della socialità e vivibilità della zona. Il tutto posto come semplice cittadino, che Osserva e dice la sua su quello che gli succede intorno.

Poi, è l’amministrazione con i suoi organi competenti e il consiglio comunale a confrontarsi con la questione posta. Ma ripeto, porsi il problema di come vivranno centinaia di persone in una zona assente di servizi di socialità e riproduttivi è un’occasione persa dal consiglio comunale, ovviamente secondo me. Per quanto riguarda il commento del consigliere Conti, sarà ineccepibile tecnicamente, ma, sempre da mio punto di vista, sottovaluta lo sguardo d’insieme, la problematica Urbanistica in senso lato.   Chi ha passione civile è sempre degno di stima, però chi  pratica il processo alle intenzioni no!  E su questo caro Alessandro Coltrè hai scritto delle sciocchezze che ti rimando indietro senza ulteriori approfondimenti”.

Renato Centofanti