Con la chiusura di Lazio Ambiente prevista per il prossimo 31 dicembre saranno a rischio i 328 lavoratori dell’azienda. Questo è quanto emerge da una lettera inviata alle RSU, alle RSA e alle associazioni sindacali riguardante le eccedenze di personale. Secondo quanto riportato nella missiva, la Società, dopo aver “effettuato la ricognizione del personale in servizio, ha individuato le eccedenze di personale”.
Nel complesso, le unità lavorative sono 369, così ripartite: 4 dirigenti, 4 quadri, 63 impiegati e 298 operai. L’individuazione delle eccedenze, si legge, “è stata operata tenendo conto della situazione aziendale al 30 settembre 2017, e poi anche con proiezione al 1 gennaio 2018”.
Al 30 settembre l’azienda accertava la contrazione delle attività dei servizi di raccolta e spazzamento in conseguenza della cessazione dei contratti con alcuni Comuni, la chiusura di Colle Fagiolara e la cessazione del conclusione del contratto di servizio con il Comune di Artena. Al 30 settembre, quindi, individuava 61 unità lavorative eccedenti.
Con la proiezione del 1 gennaio 2018, e in considerazione del Piano Economico Finanziario 2017-2010, che “considera la cessazione dei contratti di servizio alla data del 31 dicembre 2017 e prevede un organico complessivi di 41 unità lavorative per la sola gestione della linea LA del termovalorizzatore, e stante altresì l’anticipazione al 31 dicembre p.v. della data di cessazione del contratto di gestione della discarica di Colleferro, si dà atto che alla data del 1° gennaio 2018 – in assenza di variazioni di condizioni e/o delle indicazioni della Proprietà- le eccedenze complessive saranno di 328 unità così identificate: 3 dirigenti; 4 quadri; 44 impiegati e 277 operai”.
Appare dunque decisivo l’esito della prossima riunione tra le RSU, i vertici dell’azienda e la Regione Lazio: l’appuntamento, inizialmente in programma per lunedì 11 dicembre, è stato rinviato a giovedì 14 dicembre 2017.