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Clamoroso dalla Regione: dietrofront sul Revamping degli inceneritori di Colleferro

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Una notizia clamorosa è trapelata in queste ore sulla questione relativa agli impianti di termovalorizzazione presenti a Colleferro. La Regione Lazio, dopo le numerose manifestazioni degli abitanti della Valle del Sacco e in seguito ai recenti moti di protesta culminati con il simbolico gesto del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, che si è sdraiato a terra per impedire l’accesso dei camion contenenti materiali per l’ammodernamento degli inceneritori, starebbe in maniera del tutto sorprendente annunciando il suo dietrofront sulla questione del Revamping, assecondando dunque la volontà degli abitanti del comune casilino e di tutte le aree limitrofe.

E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi nella giornata odierna tra le sigle sindacali e l’assessore all’ambiente della Regione Lazio Mauro Buschini, che avrebbe avallato la decisione di non riaprire gli impianti di termovalorizzazione. I 70 operai attualmente impiegati sarebbero riassorbiti negli impianti TMB attualmente presenti sul territorio.

L’intenzione della Regione di “dirottare” i lavoratori dell’inceneritore costituirebbe una soluzione tampone in vista dell’imminente apertura del nuovo consorzio per la raccolta dei rifiuti, che dovrebbe partire nell’aprile del 2018 con l’adesione di 11 comuni. Buone notizie anche per quanto riguarda gli stipendi dei mesi di novembre, dicembre e le tredicesime, che verrebbero garantiti dai circa 3 milioni di euro stanziati dalla Regione per gli oltre 300 operai coinvolti nella crisi di Lazio Ambiente. Una soluzione che avrebbe incontrato il placet favorevole di tutte le parti, tant’è che lo sciopero programmato per la giornata di domani, venerdì 15 dicembre, è stato sospeso.

La notizia, se non dovessero emergere novità, costituirebbe un’autentica svolta nell’annosa questione che vede coinvolti amministrazione, associazioni e semplici cittadini nella lotta ambientale per la bonifica della la zona, ma anche una soluzione ottimale per i lavoratori, i quali potrebbero cominciare a intravedere la luce in fondo a un lungo tunnel fatto di promesse e speranze, talvolta disattese. Una duplice, pesantissima vittoria che segnerebbe, di fatto, l’inizio di una nuova politica sul tema.

L’intenzione della Regione di lasciare chiusi i termovalorizzatori ha inoltre generato la pronta reazione dell’A.M.A., che avrebbe manifestato l’intenzione di vendere l’impianto di sua proprietà. Sul tema è previsto un incontro dello stesso Buschini con i vertici aziendali.