“Abbiamo voluto aprire le porte del nostro centro in occasione del Natale non soltanto per festeggiare insieme ai nostri ospiti e alle loro famiglie, ma anche per far conoscere la nostra realtà a chi vive ogni giorno in questa zona della nostra città. Non c’è periodo migliore di quello natalizio per far conoscere la realtà di tante persone che vivono situazioni di sofferenza e per promuovere valori come quello della solidarietà e della condivisione”.
E’ quanto ha dichiarato Giorgiana Favale, responsabile del Presidio di riabilitazione di via Dionisio 90, a Torre Angela, gestito nel quadrante est della Capitale dalla cooperativa sociale Nuova Sair, aprendo oggi il Presepe Vivente all’interno della struttura per festeggiare il Natale con le famiglie dei pazienti e tutti gli abitanti del territorio.
La giornata si è aperta alle ore 9.30 con la Messa celebrata da don Federico Porrello, vice-parrocco della parrocchia Santi Simone e Giuda taddeo a Torre Angela.
A seguire, il presepe è stato visitabile per tutta la mattina da chiunque ha voluto accedervi. Tutto il Centro si è trasformato per l’occasione nella Betlemme di 2000 anni fa, con le stanze che sono state trasformate nelle botteghe dell’epoca: da quella del fabbro, al fornaio, allo stalliere, fino a tutte le attività artigianali protagoniste della vita di allora. A organizzare e animare il presepe sono state circa 160 persone, fra ragazzi del centro e operatori, i quali hanno anche effettuato tutti i lavori per ricreare le ambientazioni e i costumi.
I visitatori sono stati guidati all’interno del Centro da un percorso che ha permesso loro di ammirare ogni dettaglio del presepe vivente e alla fine sono giunti alla stanza in cui è stata rappresentata la Sacra Famiglia e la nascita di Gesù.