Ha scelto Anagni come luogo del lancio del suo nuovo disco e come data zero del suo nuovo tour: stiamo parlando di Giuseppe Povia, già vincitore del Festival di Sanremo nel 2006, che proprio ieri ha rilasciato alla nostra testata un’intervista esclusiva che vi proponiamo in questa sede.
Mai banale, mai perso in inutili giri di parole, mai prestato alle logiche di interesse, personaggio a volte scomodo, voce fuori cal coro, Giuseppe Povia accoglie la nostra richiesta e ci racconta del suo nuovo progetto, del suo imminente concerto-evento di Anagni, e soprattutto del suo percorso artistico, presentando qualche brano del suo ultimo lavoro.
Allora Povia, innanzitutto un caro benvenuto dal cuore della Valle Latina, una terra ricca di storia che da quattromila anni a questa parte costituisce l’anello di congiunzione tra Nord e Sud Italia. Come mai, Lei che è pugliese di origine e milanese di adozione, ha scelto Anagni e la provincia di Frosinone per lanciare questo disco?
Oltre che per la valenza storica del territorio, Anagni si trova al centro Italia ed è raggiungibilissima. Il concerto sarà nel piazzale dell’Hotel Le Rose, vicinissimo all’A1 e alla stazione. Si può cenare e pernottare.
Il concerto di sabato sarà diverso da tutti gli altri che Lei ha tenuto finora. Lo ha annunciato come un vero e proprio Evento, una specie di data spartiacque nella Sua carriera artistica. Come mai?
Saranno 3 ore di live in cui canterò anche le canzoni del passato, ma tutto è centrato sul nuovo disco “NuovoContrordineMondiale” che tocca delle tematiche molto particolari: finanza, economia, revisionismo storico, geopolitica, controllo mondiale e argomenti sociali; tutto in chiave orecchiabile, ballabile e anche ironica. È stato bello unire temi forti al Pop. Sarà una serata divertente.
Quant’è diverso il Povia de “I bambini fanno ohhh” dal Povia di “Chi comanda il mondo?”?
È un Povia più consapevole ma sempre con un occhio di riguardo sui temi delicati come i diritti dei bambini. Ci sarà infatti un brano molto emozionante nel disco dal titolo “Dobbiamo salvare l’innocenza”.
Qui siamo a pochi chilometri da quello che era il Regno delle Due Sicilie: se ne parla nella canzone “Al Sud”. Crede che la storia d’Italia vada riscritta? Crede che stiamo ancora pagando lo scotto di uno Stato nato e costruito nel modo sbagliato?
Risposte brevissime: Sì e Sì. Bisogna ridare orgoglio, dignità e coraggio ad una terra che era ricca e lo sarebbe ancora.
E dire che qualcuno lo ha accusato di essere politicamente vicino alla Lega…
Libertà per tutti. Anche Salvini deve andare avanti. Rispetto le idee di tutti e quando non le rispetto, le accetto. “Al Sud” è un brano che ho scritto perché mi sono appassionato al tema e mi emozionava la storia.
Un altro brano che trascina è “La Terminologia dei Bimbiminkia”, titolo quanto meno provocatorio. A chi lo dedica in particolare?
A tutti quelli che predicano la libertà di pensiero e di espressione ma solo se la pensi uguale a loro. Come potevo non prenderli in giro? Sono i veri servi del sistema.
Cosa si aspetta Povia dal concerto di Anagni?
Non ho molto séguito, questo per i temi che tocco e perché mi espongo sempre quando c’è da dire, ma chi viene a vedermi si sente figo, intelligente e diverso. Come me del resto ;D
Come proseguirà il Suo percorso artistico dopo l’evento di sabato? Eventi? Concerti? Appuntamenti?
Vorrei fare un tour invernale per promuovere il disco nuovo in modo acustico.
Prima di congedarci, Le chiediamo un saluto speciale per i nostri amici lettori.
Un saluto a tutti voi, grazie!
Povia suonerà in concerto live dopodomani, sabato 23 aprile, ad Anagni, presso l’Hotel Le Rose.