L’assemblea Saf è stata convocata il 12 gennaio (prima convocazione) e il 15 (in seconda): a giorni, dunque, si terrà la riunione dei sindaci nel corso della quale si discuterà dell’eventualità di continuare ad accogliere le circa 350 tonnellate giornaliere di rifiuti prodotte da Roma nell’impianto di Colfelice. Una decisione, questa, che sembrerebbe già presa dalla società presieduta da Lucio Migliorelli, che intenderebbe, così, farsi carico dell’immondizia della Capitale.
“A coloro che ipotizzano che i rifiuti di Roma possano essere smaltiti, nuovamente, in provincia di Frosinone manderemo, nei prossimi giorni, magari direttamente nelle loro case di residenza, le fotografie della discarica di via Le Lame. Un ecomostro di 651.000 metri cubi, indifferenziati, una montagna artificiale realizzata a poche centinaia di metri di distanza da un fiume, affluente del Sacco, che risulta il prodotto dell’accumulo dei rifiuti provenienti da mezza Italia, nel corso delle varie situazioni di emergenza verificatesi in passato. Se poi qualcuno ritiene ancora, nel 2018, che i rifiuti possano essere addirittura un grande affare per la nostra provincia, allora credo che meriti soltanto un po’ di umana commiserazione, ma neppure troppa, poiché anteporre il profitto alla salute è ormai un concetto che appartiene alla preistoria della nostra civiltà. Il ciclo chiuso dei rifiuti, previsto dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, impone il trattamento dell’intera filiera, dalla produzione allo smaltimento, all’interno del singolo ambito territoriale. Chiunque si ponga fuori da questi principi non solo intende violare la legge ma, fatto ancor peggiore, vuole insultare il nostro territorio”.