Ha destato molta preoccupazione nelle scorse settimane la presenza “improvvisa” di alcune telecamere sulla strada provinciale Carpinetana, che collega i comuni di Colleferro, Montelanico e – appunto – Carpineto, la quale funge da raccordo anche per raggiungere i centri abitati di Segni e Gavignano. Un tratto percorso ogni giorno da centinaia di automobilisti, per la maggior parte pendolari costretti a fare la spola tra Roma e il proprio comune di residenza per motivi lavorativi.
Un vero e proprio giallo ripiombato improvvisamente nella quotidianità, dopo il caso dei due autovelox installati ormai quattro anni fa sulla stessa tratta, che hanno “incastrato” decine di veicoli. Da quel momento, è partita una battaglia serrata per la rimozione di uno strumento considerato dai più come un “pretesto per fare soldi”, conclusasi con la vittoria dei pendolari dopo una vera e propria mobilitazione culminata con una raccolta firme.
Normale, quindi, che la presenza di questi nuovi agenti di controllo abbia destato scalpore tra i più, oltre a una buona dose di insofferenza per una questione che sembrava essere stata definitivamente risolta. La spiegazione però è un’altra: le nuove videocamere poste sulla strada, poco prima della rotatoria che costituisce il bivio tra Segni e Gavignano in direzione Carpineto, non sono altro che strumenti di monitoraggio del traffico montati dalla società Astral Infomobilità, che serviranno a fornire dati preziosi riguardo al flusso del traffico per tenere sempre aggiornati gli automobilisti su ciò che succede lungo il tratto stradale, oltre a costituire un prezioso elemento per la sicurezza in quanto tutte le immagini che transiteranno sul circuito saranno registrate. Questo il testo che recita il cartello apposto sotto la telecamera: “AREA VIDEOSORVEGLIATA. La registrazione è effettuata da Astral S.P.A. per fini di monitoraggio traffico a soli fini statistici”.
Nessuna paura, dunque, per gli automobilisti che quotidianamente percorrono la Strada Statale 609 in entrambe le direzioni: non sono previste multe in arrivo, anche se è bene ricordare che moderare la velocità costituisce un obbligo civile e morale per tutelare la sicurezza di ognuno di noi.