Nel corso di una vasta e articolata attività finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, le Forze dell’Ordine hanno scoperto che a Sora, nei pressi di istituti scolastici siti sulla principale arteria San Domenico, cittadini stranieri avevano monopolizzato lo spaccio di sostanza stupefacente leggera del tipo “hashish-marijuana”, utilizzando come base logistica il parco fluviale sito in quella zona.
Dopo un accurato servizio di osservazione e controllo, con l’impiego di personale in abiti borghesi e l’appoggio per la cinturazione dell’area, a debita distanza, di pattuglie con i colori d’istituto, i Carabinieri hanno accertato che un gruppo composto da quattro giovani si aggirava nella parte retrostante del parco pubblico, in zona defilata e poco frequentata, ove armeggiava sul prato, rimuovendo foglie e altro materiale occultato in un tubo di cemento per il deflusso delle acque, per poi ricoprire il tutto e allontanarsi poco distante.
I quattro giovani, incensurati e tra i 19 e 21 anni, originari del Camerun, Gambia e Nigeria, venivano immediatamente sottoposti a perquisizione personale e locale da parte dei militari operanti che procedevano al loro arresto per “detenzione stupefacenti ai fini di spaccio” in quanto all’interno di un tubo in cemento di scarico delle acque piovane, occultata, hanno rinvenuto una busta in cellophane di colore bianco contenente materiale per il confezionamento della sostanza, consistenti in bustine di cellophane trasparenti, e 47 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana da confezionare.
Con l’ausilio di unità cinofila della Polizia Locale di Sora i Carabinieri hanno proceduto alla successiva perquisizione domiciliare delle dimore degli arrestati rinvenendo nel giardino di uno di essi, nascoste tra dei sassi, ulteriori 100 bustine a chiusura ermetica da utilizzare per il confezionamento dell’illecita sostanza. Inoltre nella camera da letto occupata da uno degli arrestati, all’interno di una giacca, venivano trovati tre grammi di marijuana, contenuti all’interno di una busta cellophanata. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso il proprio domicilio, in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito di convalida dell’A.G. della Procura di Cassino.