Cronaca

Cassino, operazione White Forest: arrestata coppia accusata di spaccio

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Cassino, operazione White Forest: arrestata coppia accusata di spaccio

OPERAZIONE “WHITE FOREST”

I Carabinieri della Compagnia di Cassino, nella serata di ieri 1° febbraio 2018, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere – emesse dal GIP del Tribunale di Cassino –  nei confronti di una coppia di origine campana, accusata di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo eroina.

Le persone sottoposte a custodia cautelare sono:

  • L. di anni 42, residente a Cervaro, avvisato orale e già censito per reati inerenti gli stupefacenti e mancata esecuzione di un provvedimento del giudice;
  • P. di anni 42, residente a Cassino, avvisata orale, ex convivente del P.L., e già censita per reati inerenti gli stupefacenti.

L’indagine traeva origine all’inizio del 2017 da un’attività informativa che indicava, in maniera sempre più consistente, un andirivieni di persone da una villetta sita in località “Foresta” del comune di Cervaro, occupata da una coppia di origine campana, individuata nei due arrestati.

L’accesso alla loro abitazione era reso difficoltoso, oltre che dalla posizione strategica della stessa abitazione, anche da una serie di sistemi tecnologici adottati per eludere eventuali controlli, che consentivano loro di ritardare l’accesso delle Forze di Polizia ed eventuali perquisizioni domiciliari.

Tali sistemi di difesa passiva, evidenzia l’organizzazione e la scaltrezza delinquenziale della coppia, la quale al fine di garantirsi l’impunità,  non solo aveva scelto quale “base operativa” un’abitazione indipendente, completamente recintata,  posta in una zona rurale raggiungibile esclusivamente percorrendo centinaia di metri di strada sterrata, che permetteva loro di avere una visuale completamente sgombra per verificare l’arrivo di veicoli e/o persone, ma aveva dotato la villetta anche di sistemi  atti a controllare ed impedire l’acceso alle Forze di Polizia:

  • un sistema di videosorveglianza esterna che inquadrava tutta l’area antistante l’abitazione, dal cancello della recinzione fino al portone, con riproduzione delle immagini su una tv di grandi dimensioni posta all’interno del salone;
  • una  grata in ferro, con apertura verso l’esterno, anteposta al portone d’ingresso blindato.

Tenuto conto delle menzionate circostanze, che rendevano sicuramente difficoltosi eventuali interventi finalizzati a reprimere il reato nel corso della flagranza, gli operanti optavano per altra strategia investigativa tesa a monitorare, per poi controllare, le persone che si recavano presso l’abitazione della coppia.  A tal fine, a partire dalla metà del mese di febbraio 2017, venivano espletati alcuni servizi di O.C.P. (osservazione, controllo, pedinamento) nei pressi dell’abitazione occupata dalla coppia, attraverso i quali, oltre a constatare la loro presenza nell’immobile e/o pertinenza dello stesso, si rilevava un via vai di persone, gran parte già note ai militari operanti quali abituali consumatori di sostanza stupefacente del tipo eroina, le quali venivano fatte entrare nell’abitazione della coppia per il tempo strettamente necessario all’acquisto dello stupefacente.

Tale strategia consentiva di ottenere  un riscontro inconfutabile in merito all’attività di spaccio condotta dai due, poiché nel corso dei vari servizi, oltre a monitorare l’arrivo dei vari clienti/assuntori presso l’abitazione di Cervaro,  si riusciva  anche a pedinare alcuni di essi allorquando si allontanavano dall’obiettivo, per poi sottoporli a controllo e perquisizione, sequestrando lo stupefacente appena acquistato.

I vari episodi di spaccio, venivano ulteriormente confermati dalle dichiarazioni rilasciate dagli stessi acquirenti o da alcuni accompagnatori,  fatta eccezione per pochi di loro che, sebbene nell’immediatezza dei fatti avessero confermato l’acquisto, poi si rifiutavano di verbalizzare i fatti  per paura di ritorsioni.

Per aver un quadro più completo sulla continuità dell’illecita attività condotta dalla coppia, basti pensare che nel solo arco temporale compreso tra il 15 febbraio e il 1° marzo 2017, a seguito di estemporanei servizi di O.C.P. venivano sottoposti a sequestro complessivamente grammi 2.70 di sostanza stupefacente tipo eroina, segnalando alla Prefettura competente 8 consumatori di tale sostanza.

Nella serata di ieri quindi scattava l’operazione ed il P.L., sorpreso presso la sua abitazione di Cervaro, alla vista dei militari ostacolava l’ingresso degli stessi ed approfittando del portone blindato chiuso, gettava della sostanza stupefacente nel water. La successiva perquisizione consentiva comunque il rinvenimento ed il sequestro di un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi ed euro 1300 circa in banconote di piccolo taglio.

La I.P. veniva invece raggiunta nella sua attuale dimora di Cassino, ove si era trasferita dopo l’interruzione della relazione col il P.L.. Al termine delle formalità di rito l’uomo veniva associato alla Casa Circondariale di Cassino, mentre la donna veniva condotta al carcere di Rebibbia in Roma.