Calcio a cinque

Colleferro, Andrea Montemurro vince la quarta edizione del “Città di Roma”

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Prestigioso riconoscimento per il colleferrino Andrea Montemurro. Il massimo dirigente della Divisione Calcio a 5 si è infatti aggiudicato la quarta edizione del premio “Città di Roma” per il suo lavoro svolto in questo anno e mezzo di presidenza. Un periodo florido e di crescita esponenziale per il movimento, che sta raccogliendo un numero sempre maggiore di seguaci e si candida a diventare un vero e proprio punto di riferimento anche per il “fratello maggiore” calcio a 11. Il tutto grazie all’abilità del dirigente casilino, il quale – grazie al suo operato – ha ricevuto grandi elogi direttamente dal Presidente del CONI Giovanni Malagò: “Ho tanti colleghi ma un solo Presidente: Andrea Montemurro”

“Sono onorato, affascinato ed emozionato”, ha esclamato Andrea Montemurro pochi secondi prima di ricevere il “Città di Roma”. Un premio consegnatogli direttamente dall’ente di promozione sportiva Opes Italia, in collaborazione con l’Università Nicolò Cusano, il patrocinio di Regione Lazio e del Coni, dove si è svolta la cerimonia, all’interno del Salone d’Onore. “Per prima cosa ringrazio Malagò, che è il mio esempio da seguire – ha continuato Montemurro –. Sono affascinato per questa splendida giornata ed emozionato per la importante crescita di Opes”.

Crescita esponenziale anche per il calcio a 5, che, come ha ricordato Franco Chimenti, vice presidente vicario del Coni, “è nato al circolo Parioli tanti anni fa per volontà di Nicola Pietrangeli, che non potendo giocare a tennis perché pioveva continuamente, tolse la rete e mise dei paletti in campo”. Ora, quel calcetto è diventato futsal. E grazie a Montemurro è stato lanciato Futsal in Soccer, elogiato a più riprese durante la cerimonia. “Prendendo spunto da quello che accade in Sudamerica e in altre parti del mondo – ha detto il presidente della Divisione – abbiamo creato questo progetto per illustrare la propedeuticità del nostro sport per il calcio a 11. Finora abbiamo al nostro interno 10 società, tra cui Bologna e Milan. Noi crediamo che questa sia la risposta alla mancanza di talenti in Italia di cui tutti parlano”.

Parole di elogio nei confronti di Montemurro anche da parte del presidente nazionale Opes, Marco Perissa: “La sua storia e quella di Simona Quadarella rappresentano un elemento sostanziale di controtendenza positiva rispetto a quello che succede in Italia. Due persone normali che in un contesto e in un periodo di difficoltà e immobilismo con competenza, determinazione e spirito di sacrificio riescono ad emergere”. Proprio come il calcio a 5, che ha finalmente trovato una sua dimensione e identità tra gli sport italiani.

(FONTE: www.divisionecalcioa5.it)