Giustizia è fatta, almeno parzialmente. La Corte sportiva d’Appello territoriale della Lnd ha accolto la tesi difensiva della Roma VIII, presentata dall’avvocato Matteo Sperduti, affermando che il club non ha responsabilità per i fatti accaduti.
Dunque nessuna retrocessione diretta e contemporanea esclusione dall’attuale campionato di Prima categoria: verdetto “trasformato” in una penalizzazione di sei punti, oltre a cinque gare interne a porte chiuse e mille euro di ammenda.
La Corte ha dunque affermato che la Roma VIII non ha responsabilità per i fatti accaduti e che la penalizzazione deriva dalla tesi, secondo il club sbagliata, che le società dilettantistiche sono comunque responsabili di quello che avviene sui campi pur senza avere, però, potere di controllo.
«In futuro cosa dovranno fare le società per prevenire atti di violenza da parte di pseudo tifosi? Quali onori dovranno sostenere?» si domandano alla Ssd Roma VIII che nel contempo ringrazia l’avvocato Sperduti per l’assistenza prestata e anche tutte le società che, sia pur privatamente, si sono strette al club in questa settimana così difficile.
«Una parola per chi, invece, aveva già fatto il nostro funerale: siamo ancora qua» scrive la Roma VIII con orgoglio e non senza polemica in un messaggio sulla propria pagina ufficiale Facebook.
Il percorso della Roma VIII ripartirà da domani alle ore 11 proprio in casa contro la Luditur, mentre la gara di domenica scorsa sul campo della Novauto verrà recuperata il 2 maggio prossimo. Infine la società capitolina avrà trenta giorni di tempo per decidere se appellarsi contro la decisione della penalizzazione.