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Castelverde calcio (I cat.), Longo: «I nostri obiettivi? Valorizzazione dei giovani e qualità di gioco»

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Castelverde calcio (I cat.), Longo: «I nostri obiettivi? Valorizzazione dei giovani e qualità di gioco»

Roma – La Prima categoria del Castelverde ha lanciato la volata. Sfumato aritmeticamente il quarto posto (in teoria l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Coppa Lazio), la formazione di mister Damiano Casarola giocherà le ultime due partite con la speranza di raggiungere la quinta piazza che, tra ripescaggi e altri discorsi simili, garantirà con ogni probabilità l’accesso alla Coppa del prossimo anno. Dopo il “britannico” 2-0 interno ai danni del Villa Adriana (deciso dalle reti di Orsini e Mido Hassenein), la formazione biancoverde concluderà la sua annata sfidando in campo esterno la Spes 1908 e chiudendo in casa contro l’Accademia Real Tuscolano, vale a dire due formazioni impegnate nella corsa verso la salvezza. Intanto, come preannunciato per il settore giovanile la scorsa settimana, il direttore generale Clemente Longo inizia a parlare di futuro anche per ciò che concerne la Prima categoria.

La squadra ripartirà senza dubbio dalla conferma dello stesso Casarola che ha sposato in pieno il progetto del Castelverde. «Abbiamo parlato col mister e gli abbiamo spiegato quali dovranno essere i punti fondamentali del programma della prima squadra nella prossima stagione – dice Longo – La società vuole arrivare in Promozione attraverso un percorso che implichi la valorizzazione dei giovani del vivaio e il lavoro sul campo. Il Castelverde vuole salire di categoria con la qualità del gioco e non con gli “investimenti” folli che hanno caratterizzato gli ultimi anni (anche) del calcio dilettante. La priorità dev’essere quella di migliorare ogni singolo atleta attraverso delle nuove metodologie di allenamento: siamo convinti che, perseguendo un certo tipo di strada, possa poi arrivare anche il “conforto” del risultato del campo. Il Castelverde vuole sostenere l’idea di un calcio riconoscibile e soprattutto propositivo, non certamente speculare. Lo vuole fare attraverso la crescita dei propri ragazzi e il lavoro sul campo» conclude Longo.