È emergenza sanità nella Regione Lazio: il problema delle lunghe attese per essere curati o soccorsi sta diventando preoccupante e provoca situazioni limite, segno di forte disagio. L’attesa estenuante per ricevere cure all’Asl di Tivoli avrebbe portato ad un caso di aggressione al personale medico da parte di una coppia che si trovava al pronto soccorso. Una donna e un uomo sulla quarantina avrebbero minacciato e spinto alcuni medici e un vigilante dell’Asl, dove erano in fila in attesa di essere visitati.
“Un altro campanello d’allarme il caso di aggressione, che dimostra come i Servizi di Pronto Soccorso siano ancora poco pronti a rispondere alle richieste dei cittadini da soccorrere” afferma il Segretario Nazionale di CODICI, l’Avv. Ivano Giacomelli. Naturalmente l’Associazione si dissocia dai casi di violenza che si stanno susseguendo nell’ultimo periodo e si augura che venga fatto presto un intervento per risollevare la situazione della Sanità nel Lazio, che vive uno stato di emergenza da anni. Questi fatti non si devono ripresentare e la Regione è tenuta a garantire il diritto alla salute ai cittadini. Siamo fermamente convinti e ripetiamo da anni un principio fondamentale: il diritto alla salute è un diritto imprescindibile che va preservato ad ogni costo, soprattutto in ragione delle tasse che paghiamo.
CODICI, oltre ad assistere i cittadini con le varie campagne sulla sanità “Indignamoci”, “Riprendiamoci la salute”, “Piaghe da decubito”, ha aperto uno sportello dedicato alla malasanità dove gli utenti si potranno recare e presentare il loro caso. Pertanto i cittadini possono contattarci allo 06.5571996 o scriverci a segreteria.sportello@codici.org.
Sul fatto erano arrivate in precedenza le precisazioni dell’Ufficio Stampa dell’Asl Roma 5 il quale – replicando alla nota della Cisl FP Roma/Rieti – sottolineava come “a differenza di quanto riportato, non ci sono al momento carenze di personale infermieristico; che questa Direzione sta lavorando e spingendo per la ristrutturazione completa e ammodernamento del Pronto Soccorso di Tivoli (Dea di I livello) avendo messo a disposizione 1,7 milioni di euro (terza fase ex art. 20); che la salute e la sicurezza di tutti gli operatori sono ora e saranno sempre al centro degli interessi e degli interventi aziendali.
A dimostrazione di ciò si ricorda l’avvio del progetto sullo stress da lavoro correlato (come da obblighi D.Lgs 81/08) in materia di sicurezza; che a seguito di quanto accaduto è stata sporta immediata denuncia e attivato un Audit interno. Si è intrapreso quindi un percorso virtuoso in tema sicurezza con la nomina di un SPP organico che sta rivedendo tutti i piani DVR e di un esperto che si sta occupando della revisione e aggiornamento dei piani anti-incendio.
Non si può accettare quindi tale esternazione – in un momento in cui tutti hanno dimostrato vicinanza alle vittime di questa azione deplorevole – soprattutto da parte di una sigla sindacale così importante, che conosce il territorio ed è a conoscenza delle azioni aziendali. L’Azienda continuerà a lavorare sempre in tal senso e con questo spirito”, concludeva il comunicato.