Ambiente

Un nuovo posto per i rifiuti: torna d’attualità il tema del riuso

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I nonni non conoscevano il concetto di rifiuto: tutto ciò che esauriva la sua funzione veniva reimpiegato in nuovi usi, cambiando appunto posto. Una meraviglia di creatività ed ingegno così di uso comune che faceva parte della normalità: quella che oggi si acclama a gran voce come ‘Economia Circolare’ una volta era la vita di tutti i giorni.

Come riscoprire queste usanze virtuose della tradizione e portarle nel nuovo millennio, in modo da ridurre fino ad annullare il problema rifiuti? Numerose sono le Associazioni che si stanno impegnando al fine di avviare processi virtuosi di trasformazione del rifiuto in risorsa e pur mantenendo come obiettivo primario quello di eliminare la produzione del rifiuto alla fonte, nell’attesa, si cerca di limitare al massimo i possibili danni dovuti a ciò che è ancora in commercio.

Una di queste è l’Associazione Onlus “Road to Green”, che seguendo il tema dell’Esposizione Universale dell’Expo di Milano prima e del futuro Expo di Dubai 2020 vuole essere incubatore e promotore di nuove idee per la salvaguardia dell’ambiente, e che attraverso un Concorso di Idee, ha voluto invitare artisti e professionisti a trovare una soluzione di design e di lusso al problema rifiuti!

Due nostre concittadine, l’arch. Francesca Ianni ed il Ph.D Elisa Fiorini (seguile su iannifioriniarchitetti.wordpress.com, dove potrai trovare informazioni approfondite su questo progetto è molto altro) si sono cimentate nell’impresa e ora vi raccontano come è possibile ottenere elementi di decoro e gioielli usando prodotti facilmente reperibili in questo periodo: calze rotte (dalla stagione invernale appena passata) e semi di ciliegie, meloni, pesche, prugne, albicocche, tutta frutta estiva, ma anche riso, fagioli, noci e castagne scadute. Non buttate via niente, presto saranno per voi un elemento di vanto e perché no, di lusso.

“Eravamo già da tempo sensibili al tema del riuso e dell’inserimento di elementi naturali all’interno degli spazi di vita. L’occasione del Concorso ci ha dato modo di approfondire nel dettaglio le infinite possibilità che offrono i prodotti che abbiamo tra le mani quotidianamente. Dopo aver pulito e conservato con cura semi della frutta estiva, quelli più grossi, o più facilmente pulibili, e aver apprezzato la loro bellezza e durabilità, abbiamo deciso di reimpiegarli valorizzando un elemento tipico della bellezza che sono le calze velate e a rete, che altrimenti sarebbero finite a ingrossare le nostre discariche. Tra i molti riusi delle calze infatti, ancora nessuno aveva pensato a proseguire in questo modo il loro sostegno alla bellezza e alla femminilità.

Selezionati i materiali, il resto è stato un gioco certosino di incastri e lacci. Dalle semplici palline di riso avvolto nelle calze, ai più svariati colori, dagli anelli di semi grandi di pesche e prugne, fino alle più elaborate composizioni con elementi di fagioli avvolti singolarmente nelle calze, o ancora la collana di semi di mais, o dalle castagne pendenti. Una gradualità di difficoltà in cui ognuno può cimentarsi senza fatica e con entusiasmo, ricalcando, celebrando  e riscoprendo l’ingegno innato dei nostri nonni”.

Il progetto “I desideri di Maria Antonietta” è dedicato a zia Antonella (all’ anagrafe Maria Antonietta) e alla sua forza e tenacia nel rimettersi in piedi dopo un aneurisma cerebrale.

L’intero progetto lo trovi su: https://iannifioriniarchitetti.wordpress.com/i-nostri-progetti/contest-road-to-green-2018/