Il Comune di Castel Gandolfo ha emesso un’ordinanza con cui si vieta di dare da mangiare alle anatre selvatiche presenti allo stato libero nel Lago Albano. Tale misura arriva a seguito delle segnalazioni pervenute dai bagnanti lo scorso anno e al fine di adottare misure precauzionali di natura igienico-sanitaria connesse con il verificarsi di possibili nuovi casi di “dermatite del nuotatore”.
Le anatre selvatiche sono ospiti naturali di un parassita – forme larvali (furcocercarie) di vermi piatti compatibili con il genere Trichobilharzia sp -, che può provocare nell’uomo la “dermatite del nuotatore” o del bagnante. Una reazione epidermica la quale si manifesta con piccole lesioni cutanee che, dopo le prime 24 ore, vanno a scomparire. Questi parassiti non sono in grado di penetrare l’uomo e non danno luogo a patologie più gravi.
L’Amministrazione comunale sta inoltre attuando un piano di profilassi di prevenzione per l’eliminazione della problematica connessa con la “dermatite del nuotatore” in collaborazione con l’ASL RM6, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, l’Istituto Superiore di Sanità, la Direzione Regionale Agricoltura, il Parco Regionale dei Castelli Romani e la Città Metropolitana di Roma Capitale.
Chiunque violi l’ordinanza di divieto di somministrazione degli alimenti alle anatre selvatiche (disponibile sul sito del Comune di Castel Gandolfo nella sezione Pubblicazioni/Ordinanze in vigore) sarà oggetto all’applicazione della sanzione amministrativa da un minimo di 25,00 € ad un massimo di 500,00 €.
L’Amministrazione Comunale, che sta procedendo anche all’affissione di un’informativa per i bagnanti presso le spiagge libere del Lago Albano e gli stabilimenti balneari lacustri, ricorda ai bagnanti le seguenti indicazioni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e della ASL RM 6:
- cospargersi di crema per il sole resistente all’acqua prima di bagnarsi nel lago;
- fare la doccia appena terminato il bagno;
- asciugarsi accuratamente e cambiarsi il costume appena usciti dall’acqua;
- evitare di dare da mangiare agli animali granaglie, scarti ed avanzi alimentari per non richiamare a riva un gran numero di esemplari di anatre selvatiche.