Sono sempre più numerosi i cittadini che, dopo aver ricevuto le lettere a casa dai rispettivi Comuni, hanno iniziato a lamentarsi dei notevoli aumenti della Tari. Sono così partite le lamentele presso le locali Amministrazioni, accusate (giustamente o meno) di aumentare sempre di più le tasse e di fornire servizi sempre più scadenti.
Sempre più cittadini denunciano aumenti anomali della Tari: la tassa riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Gli aumenti, tuttavia, a volte possono essere dovuti a degli errori di calcolo. Ciò che non tutti sanno è che da oggi si potrà chiedere il rimborso per gli aumenti ritenuti ingiustificati, per via del calcolo iniziato nel 2014. Diversi Comuni stanno inviando delle circolari per facilitare la richiesta di risarcimento di quanto pagato in eccesso negli anni precedenti. I rimborsi interessano le Amministrazioni dove i criteri seguiti per l’applicazione della quota variabile sono stati differenti da quelli unanimemente indicati.
Questo perché il calcolo della Tari tiene conto di una quota fissa moltiplicata per i metri quadri dell’immobile e da una variabile dipendente dalla quantità degli abitanti. La variabile deve essere applicata una sola volta. Alcuni Comuni la hanno applicata più volte e per questo la Corte Dei Conti ha stabilito che i cittadini che hanno pagato di più potranno da oggi chiedere il rimborso.
Come capire se si ha diritto al risarcimento
Per comprendere se si sia pagato più del dovuto si dovrà visionare i bollettini Tari degli ultimi quattro anni, che riportano i calcoli della tariffa applicata sulla singola unità immobiliare e sulle pertinenze, verificando se su queste ultime sia presente la quota variabile della Tari. Nel caso fosse presente, si può chiedere il rimborso. Questa parte è possibile trovarla sull’avviso di pagamento, nella pagina relativa al dettaglio delle somme.
Dunque, aumenti che fanno infuriare i cittadini, ma per alcuni è prevista anche la possibilità di ottenere i rimborsi. E voi, cosa ne pensate di questa stangata estiva? Siete soddisfatta dei servizi forniti dal vostro Comune di residenza?