Controlli sempre più frequenti, multe a locali e avventori, attenzione capillare a ogni singolo movimento e setaccio continuo degli ambienti di spaccio. Provvedimenti che, ad oggi, non sono ancora bastati ad eliminare definitivamente il problema degli eccessi della movida, che continua a causare numerosi problemi di ordine pubblico ai residenti, esasperati da una situazione che diventa di giorno in giorno sempre più insostenibile.
Così, accogliendo le proteste di chi abita nel quartiere e vuole sentirsi tutelato dal punto di vista della sicurezza e del rispetto della quiete pubblica, le Forze dell’Ordine hanno scelto una soluzione “no-limits”: nel cuore pulsante del divertimento sarà presente un presidio fisso che controllerà le zone più a rischio del quartiere, vale a dire le frazioni comprese tra Piazza Trilussa, Piazza della Malva e Santa Maria in Trastevere. Sono proprio questi i luoghi “incriminati”, dove trova realizzazione lo sfogo di chi è andato a trascorrere la sera e si lascia andare agli eccessi tipici dell’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
Una confusione tale da togliere il sonno a chi vi abita, tra urla, schiamazzi, bottiglie rotte e risse di vario tipo. Senza contare i pericoli per l’incolumità, visto che le gesta vedevano talvolta coinvolte persone completamente estranee ai fatti, la cui unica colpa era quella di transitare nella zona per fare magari ritorno a casa.
Si compie dunque l’ultimo passo per il ripristino del decoro pubblico: non erano bastate i numerosi interventi dei Carabinieri, impegnati nelle ultime settimane in una vera e propria task-force senza precedenti per arginare il fenomeno della delinquenza nel quartiere. Multe a ripetizione, denunce e sanzioni di vario tipo, che evidentemente non sono bastate per trovare una soluzione definitiva.
Soluzione, quest’ultima, che farà invece la felicità dei circa 200 residenti che, nello scorso maggio, avevano presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, con la motivazione del “sonno perduto” a corroborare una tesi che vedeva il quartiere raffigurato nel degrado più totale. Ora la svolta definitiva: non ci saranno più solo verbali e controlli in flagrante a contrastare l’attività dei delinquenti, ma un vero e proprio presidio permanente che avrà il compito di vigilare sulla sicurezza dei cittadini. Nella speranza che, stavolta, si possa mettere davvero la parola fine a un’ondata di delinquenza sempre più dilagante nell’ultimo periodo.