Ieri, in Boville Ernica, personale del locale Comando Stazione Carabinieri , a conclusione di una specifica ed articolata attività info-investigativa intrapresa a seguito di una denuncia di furto (di materiale e bevande per un valore di 6.000 Euro circa con copertura assicurativa per tale eventi), presentata a fine agosto dalla titolare di un “bar” del luogo, accertavano gravi indizi di colpevolezza proprio da parte della denunciante 51enne, residente in Veroli (già gravata da vicende penali per reati contro la persona, il patrimonio e lo stato), e dei suoi soci nella gestione, dell’attività commerciale stessa: una 40enne, sempre di Veroli,(già gravata da vicende penali per reati contro la persona) ed un 29enne di Roma (già gravato da vicende penali per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti).
Gli stessi , a seguito dell’attività posta in essere e dagli elementi probatori raccolti, venivano deferiti in stato di libertà, alla competente A.G. poiché ritenuti responsabili del reato di “simulazione di reato” in quanto, sin dalle prime dichiarazioni rese dalla denunciante si accertavano incongruenze tra le dichiarazioni della stessa e quelle dei testimoni individuati, suoi soci, che permettevano di scoprire la “simulazione messa in atto dagli stessi”. Un grande risultato investigativo da parte dei carabinieri che facevano luce su un furto che aveva destato particolare allarme sociale visto l’ingente valore dichiarato e consistente nell’asportazione di un televisore 50 pollici, un frigorifero a pozzetto, denaro presente all’interno di slot machine e cambiamonete oltre che danni alla struttura ed all’impianto di videosorveglianza.