Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Questura di Frosinone hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, nei confronti di un 50 enne di Arce, a carico del quale sono stati riscontrati gravi indizi in ordine reato di violenza sessuale nei confronti di minori, per aver costretto due minori degli anni 14 a subire atti sessuali.
Pedofilo assicurato alla giustizia
Il fatto, ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, è accaduto nella parte alta del Capoluogo, nel mese di settembre scorso, quando l’uomo ha costretto le due bambine, in attesa di recarsi a scuola con il bus, a subire i suoi palpeggiamenti, cogliendole di sorpresa e impedendo che si allontanassero.
Gli agenti della Squadra Mobile sono giunti all’identificazione del presunto violentatore, grazie all’accurata descrizione fornita dalle giovani vittime, riscontrata dalle immagini estrapolate dal sistema di video-sorveglianza del Comune di Frosinone e riprese dalle telecamere piazzate in quella zona.
Ancora una volta, il circuito di video-sorveglianza si è dimostrato utile per la Polizia di stato, tanto che se ne auspica un potenziamento, con un sistema di rilevazione automatica delle targhe dei veicoli in transito.
Una brutta vicenda
Tutti gli elementi probatori sono stati messi al disposizione del Pubblico Ministero dr Samuel Amari, della Procura della Repubblica di Frosinone, la cui richiesta di misura cautelare in carcere è stata poi accolta dal G.I.P. del Tribunale del Capoluogo, dr Antonello Bracaglia Morante.
Il provvedimento è stato notificato all’indagato in carcere a Frosinone, dove l’uomo si trova recluso perché, alcuni giorni dopo l’episodio a danno delle bambine, si è reso responsabile di molestie sessuali nei confronti di una 65 enne del Capoluogo.