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Roma, quartieri allagati dopo le piogge degli ultimi giorni: Codacons invia un esposto alla Procura

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Interi quartieri della capitale allagati ieri dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la città. Un film già visto e rivisto per il Codacons, che ha deciso di investire la Procura di Roma della questione.

“L’esperienza del passato non ha insegnato nulla. Alla prima pioggia intensa interi quartieri finiscono sott’acqua, con disagi immensi per i residenti e rischi sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo come si possa pensare di organizzare le Olimpiadi a Roma quando non si riesce nemmeno a difendere la città da un banale temporale”.

L’associazione punta il dito in particolare su quanto accaduto ieri nella zona di Prima Porta, dove gli abitanti hanno vissuto ancora una volta in incubo, con strade trasformate in fiumi e case allagate. Si legge nell’esposto presentato oggi dal Codacons alla Procura:

“Si intende sottoporre all’attenzione della intestata procura una situazione molto delicata legata alla ennesima giornata infernale vissuta nel quartiere di Prima Porta nel  municipio XV completamente immerso nell’acqua, nel fango e nella paura. Sarebbero bastate poche ore di pioggia battente per far finire un’altra volta il quartiere sott’acqua con il materializzarsi per tutta la popolazione di un vero e proprio incubo. I quadranti più colpiti risulterebbero quelli di via Procaccini e via Edolo con strade come fiumi, garage sommersi e primi piani allagati: l’acqua non avrebbe risparmiato nemmeno via della Giustiniana disseminata di buche e voragini e le perpendicolari via Villachiara, via Carenno e via Giovanni da Borgogna mentre Via Beccaria si sarebbe trasformata in una sorta di stagno. Una situazione che solleverebbe interrogativi e dubbi capacità della p.a. a far fronte, tra l’altro, ad una situazione metereologica largamente prevista con anticipo. Dubbi vi sarebbero anche sul funzionamento tempestivo delle idrovore e sul mancato adeguamento dell’impianto fognario”.

Il Codacons ha dunque chiesto alla Procura di aprire una indagine alla luce delle possibili fattispecie di omesso controllo e vigilanza, verificando la mancata manutenzione e controllo sul funzionamento delle idrovore e dell’impianto fognario.