Una sentenza storica. Per la prima volta nel Foro Romano, Acea è stata condannata per aver prodotto un contratto falso. La vicenda risale all’ottobre 2014, quando un consumatore ha scoperto di essere stato trasferito dal mercato tutelato al mercato libero di Acea Energia senza preavviso e senza alcun tipo di comunicazione.
Quando ha appurato di aver pagato per anni fatture che invece non gli erano dovute, l’utente ha deciso giustamente di ribellarsi, affidandosi all’Associazione Codici.
“Abbiamo avviato una causa nei confronti di Acea Energia Spa – spiega l’Avvocato di Codici Marcello Padovani – perché il nostro assistito non ha mai firmato quel contratto. Di fronte al Giudice di Pace l’azienda non ha chiesto una perizia calligrafica per appurare l’autenticità della firma e non ha nemmeno prodotto il documento di identità che invece deve essere allegato. Acea Energia Spa ha rinunciato alla verificazione, ammettendo implicitamente che il contratto era falso, come sostenevamo noi”.
Da anni l’Associazione Codici si batte per tutelare i consumatori nella giunga del mercato energetico, difendendoli dalle insidie che troppo spesso si trasformano in trappole pericolose.
“Questo caso – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – è la prova che Acea Energia Spa fa contratti falsi. È una sentenza storica, perché il giudice riconosce la colpevolezza del gestore e lo condanna a restituire le somme che, ingiustamente, ha ottenuto per anni, approfittando di un cambio di contratto che il consumatore non aveva mai firmato, ed a non chiedere nulla per le fatture non saldate”.