Sta forse pagando un po’ di inesperienza della categoria, ma la serie A2 femminile di calcio a 5 del Città di Valmontone (che sta portando il nome della città lepina in giro per l’Italia) avrebbe meritato sicuramente qualche punto in più in classifica per il gioco espresso in questa prima fase di stagione.
Nell’ultimo turno la squadra di mister Giovanni Pacioni ha ceduto 4-1 tra le mura amiche contro il Vittoria capolista del girone a punteggio pieno. Ma la sfida ha lasciato non pochi rimpianti al team del presidente Massimiliano Bellotti come sottolinea il “jolly” classe 1994 Ilaria Panattoni, andata a bersaglio per il momentaneo vantaggio delle padrone di casa.
«Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima partita, approcciando bene al match. Siamo andate in vantaggio e creato altre occasioni per aumentare il divario, ma non le abbiamo concretizzate. Nel secondo tempo si è spenta un po’ la luce, forse abbiamo pensato di avere in pugno la gara e invece abbiamo subito la rimonta del Vittoria senza riuscire a reagire e sprecando anche due tiri liberi. Un peccato perché la squadra avversaria non ha dimostrato di essere insuperabile, anzi probabilmente non è stata la squadra più forte che abbiamo incrociato fino ad ora».
La Panattoni non ha dubbi sulle potenzialità della sua squadra. «La classifica è bugiarda, non valiamo i soli tre punti conquistati finora. Il gruppo è valido e probabilmente sta pagando un po’ lo scotto di essere una squadra neopromossa: in questa categoria devi stare sempre con la concentrazione altissima, altrimenti si può pagare ogni singolo errore. I particolari fanno davvero la differenza». Per la Panattoni il Città di Valmontone comincia un periodo in cui può davvero “aggiustare” la classifica. «Il calendario ora diventa meno duro e dobbiamo sfruttarlo.
Domenica saremo ospiti della Pbm Roma che è ultima e ha perso tutte le cinque partite di campionato finora disputate. Sono tre punti fondamentali per la nostra stagione e non possiamo sbagliare, anche se ovviamente dovremo entrare in campo col massimo rispetto per l’avversario».