“L’intervento della Task Force sta avendo risultati importanti e significativi. La mobilitazione dei volontari, che ogni giorno crescono di numero, ha travalicato i confini della provincia. Ora anche gli organi di stampa si sono risvegliati e stanno presidiando le rive del Sacco e dei suoi affluenti, per intercettare l’origine dell’onda inquinante che portata dalla corrente rischia di inquinare tutte le aree bagnate dal fiume”. C’è grande soddisfazione all’interno del Presidio che sta monitorando costantemente l’evoluzione delle vicissitudini che hanno portato il fiume Sacco alla ribalta delle cronache, regionali e anche nazionali, in seguito allo sversamento dell’ormai famosa schiuma bianca che ha reso definitivamente visibile una problematica che si trascina dietro ormai da molto tempo.
“Le esondazioni di questo ultimo periodo – continua il comunicato – certamente non faranno sconti, inquinando terreni molto spesso coltivati e foraggio per animali da pascolo. Il comitato, sostenuto dai volontari coordinati dalla Task Force Allerta Valle del Sacco, ha chiesto al Ministro Costa ed a breve, quando la delegazione sarà ricevuta, lo chiederà anche al Prefetto, l’istituzione presso la Prefettura di una cabina di regia che coinvolga il coordinamento dei Sindaci, gli Organi provinciali responsabili della vigilanza e cura dell’ambiente.
Facendo seguito alla lettera con la quale hanno voluto investire con il proprio intervento il Ministro Costa i volontari del comitato chiedono ai cittadini, ai volontari, ai Sindaci ed alle istituzioni provinciali e regionali di partecipare ad una giornata di presidio dei ponti sul Fiume Sacco. La manifestazione centrale ed unitaria si terrà domenica 2 Dicembre 2018 a Ceccano, luogo in cui per la prima volta apparve la schiuma inquinante che continua frequentemente nei periodi di pioggia, dalle ore 10 alle ore 12 e proseguirà nelle successive domeniche su tutti i ponti del Sacco, organizzate dai cittadini e comitati dei singoli comuni.
Vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione sull’inquinamento del Sacco, vogliamo difendere la Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, vogliamo impedire che – ai criminali che inquinano – si aggiungano i criminali che raccolgono fieno sulle terre sottoposte a cautela … per darlo, a basso costo, ai tanti allevamenti di animali le cui carni entrano a far parte della nostra catena alimentare.
Il silenzio assordante delle istituzioni regionali, degli amministratori che contano del capoluogo, sugli eventi che si stanno
susseguendo, non fanno che alimentare sempre più passione e voglia di vincere da parte dei cittadini abbastanza sfiduciati dai loro comportamenti. Ora come mai, i cittadini stanchi non molleranno. Citando dalla lettera della T.F. al ministro Costa ribadiamo: “La situazione in questa terra è grave, si parla tanto della terra dei fuochi, ma qui noi viviamo e condividiamo le stesse situazioni, le stesse malattie.
Gli Enti preposti a controllo prelevano, quasi ad effetto schiuma esaurito, i campioni di acqua e i loro risultati non arrivano mai. Il popolo è stanco, stanco di correre in ospedale, stanco di assistere ad una morte di un suo caro. Bisogna intervenire con urgenza per fermare questa strage e questo scempio”.
Task Force Allerta Valle del Sacco