E’ confermato: anche la città di Frosinone è candidata per ospitare il Lazio Pride 2019.
Se è vero che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, ecco chiamato in causa il popolo del web. Non sono tardate ad arrivare, infatti, espressioni di dissenso da parte di alcuni personaggi del panorama politico laziale aderenti a partiti o movimenti della destra, i quali hanno espresso il proprio dissenso per la candidatura del capoluogo ciociaro, in quanto vista come motivo di propaganda politica.
Negli anni passati, la manifestazione arcobaleno è stata ospitata dalle città di Latina (2016 e 2017) e Ostia (2018). Quest’anno, oltre alla città di Frosinone, i comuni candidati ad ospitare la manifestazione che ha come obiettivo quello di sensibilizzare alle tematiche riguardanti il mondo lgbt+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) sono Albano Laziale, Ostia, Viterbo, Guidonia e Latina.
Sul sito del Lazio Pride, tutte le indicazioni per esprimere il voto social sulla città che si vuole portare in finale. Fino al 31 gennaio sarà possibile votare sia su Instagram sia sulla pagina Facebook tramite la reaction associata a ognuno dei comuni candidati. Dal 25 gennaio le reaction facebook saranno invertite in base alla classifica provvisoria e quindi sarà possibile votare due volte. I voti di Instagram varranno doppio, dato che su Facebook sarà possibile votare due volte.
Come ogni anno, la tradizionale parata si svolgerà fra i mesi di maggio e luglio e il momento del pride, tradotto come “momento dell’orgoglio”, sarà nella giornata del sabato. Gli organizzatori nazionali fanno sapere che quest’anno ci sarà un’edizione particolare sponsorizzata dal claim “Cinquant’anni di Stonewall”: cinquant’anni fa, infatti, a New York prendevano il via i moti di Stonewall per rivendicare i diritti della comunità gay. Quello del 2019, sarà dunque un compleanno arcobaleno.
