Cronaca

Marconi, spaccio di droga nello stabile abbandonato “Ex Mira Lanza”: sei misure di custodia cautelare

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I Carabinieri della Stazione Roma Porta Portese hanno eseguito 6 misure cautelari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dal pool reati contro il patrimonio e stupefacenti, sotto la direzione del Procuratore Aggiunto Lucia Lotti.

PORTA PORTESE – SPACCIO DI STUPEFACENTI NEL QUARTIERE MARCONI E NELLO STABILE ABBANDONATO DELLA “EX MIRA LANZA”

Le indagini hanno consentito di accertare una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, posta in essere e diretta da alcuni soggetti originari del Nord Africa, irregolari sul territorio nazionale e con precedenti specifici, i quali utilizzavano come base dell’attività illecita lo stabile abbandonato della “Ex Mira Lanza”, saponificio di fine ‘800 sito tra Lungotevere Gassman e Via Amedeo Avogadro di Roma, già oggetto di numerosi sgomberi.

ESEGUITE 6 MISURE CAUTELARI

Le indagini, condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e corroborate da numerosi servizi di osservazione, hanno consentito di arrestare 7 soggetti in flagranza di reato, di denunciarne a piede libero altri 4 e contestare 13 illeciti amministrativi per uso personale.

Gli indagati, che hanno costantemente operato con una precisa divisione di compiti e ruoli, sintomatica di abituale espletamento dell’attività illecita, sono risultati costante punto di riferimento di una fitta clientela di consumatori di hashish e marijuana, a testimonianza del forte e datato radicamento nel quartiere capitolino “Marconi”.

Le risultanze investigative hanno fatto emergere un’immissione illecita nel mercato clandestino di ingenti quantitativi di stupefacenti, quantificati tra i 200 e i 300 g. per giornata, con ricavi stimati tra i 500 e i 700 euro al giorno. Ogni giorno, almeno 20 persone richiedevano agli indagati la disponibilità di sostanza stupefacente attraverso comunicazioni telefoniche, dalle quali emergevano in maniera puntuale quantitativi richiesti e prezzi pattuiti, sintomatici della frequenza degli scambi.

Numerosi appuntamenti finalizzati alla cessione della sostanza stupefacente venivano concordati proprio all’interno dello stabile della “Ex Mira Lanza”, vero e proprio “fortino” dell’attività illecita, ove alcuni degli indagati hanno anche dimorato per lunghi periodi in maniera abusiva, incuranti dei ripetuti sgomberi a loro carico e contestuali deferimenti in stato di libertà per il reato di invasione di edifici.

Espletate le formalità di rito, 2 degli indagati sono stati portati a Regina Coeli, un indagato è stato posto agli arresti domiciliari e altri 3 sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Dovranno rispondere tutti di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.