Quanto segue è un comunicato integrale scritto dal Presidente del C.d.A, Andrea Cipriani, in merito alla mancata erogazione dei crediti di lavoro a favore dei dipendenti della ASSC:
ASSC escussione FIS lavoratori
Quale Presidente p.t. dell’Azienda ASSC, sedente in Colleferro, con incarico di fatto assunto in data 02.01.c.a., ritengo sia doveroso replicare alla politica certamente non costruttiva e poco realistica posta in essere da taluni esponenti, attinente la mancata erogazione dei crediti di lavoro a favore dei dipendenti della stessa ASSC.
Ritengo che massima dedizione e monitoraggio sia stato occupato da parte di codesta nuova compagine amministrativa alla questione, con il prezioso ausilio del nuovo Direttore Dott. Ricci, avendo proceduto alla disamina delle molteplici carte attinenti lo svincolo del fondo erariale, procedendo sin dal primo C.d.A. nell’occorso svoltosi in data 01.02.19, ad affrontare le tematiche relative alle mancate retribuzioni, avendo per altro medio tempore agito di mio pugno per la formale diffida e costituzione in mora rivolta all’Inps, nonché avendo proceduto per scelte gestionali a gettare le basi per promuovere gli opportuni provvedimenti d’urgenza finalizzati alla riviviscenza dei crediti di lavori non erogati.
Orbene, ritengo che al momento null’altro si potesse fare nell’interesse dei dipendenti e nell’esercizio delle funzioni rivestite da poco tempo, elementi comunque che attesa la evidente e nefasta criticità finanziario / contabile di cui è attanagliata la ASSC in uno stato di conclamata irreversibilità (circostanza anch’essa rappresentata ai sovraordinati Comuni Soci convenuti, ai quali sono state demandate le opportune valutazioni sul piano societario) si appalesa in netta discontinuità con il passato, non avendo intraveduto dalle carte disaminate alcuna strategia finalizzata a porre in essere dei piani dettagliati e di riscossione dei crediti di lavoro.
A tale uopo e nel bene dei dipendenti già fortemente amareggiati sul piano economico si auspica una pronta e tempestiva risoluzione nel pieno rispetto della loro dignità.