In primo piano Teatro

Roma, il 27 maggio al teatro Italia uno spettacolo realizzato da ragazzi disabili

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Roma, il 27 maggio al teatro Italia uno spettacolo realizzato da ragazzi disabili

Domani, venerdì 27 maggio 2016, alle ore 20, presso il Teatro Italia in via Bari 18, a Roma, andrà in scena lo spettacolo “Io cerco la Titina…”, di Gigi Palla, che ne cura anche la regia, con coreografie di Cinzia Franchi. Lo spettacolo è promosso dall’associazione “Il Ponte” ONLUS e vedrà impegnati 20 ragazzi con disabilità psichica e ritardo in un contesto curato nei minimi particolari dall’equipe formata da un regista, un aiuto regista, un attore professionista, una psicologa, un’operatrice sociale, tre volontari, e tutti i genitori dell’associazione che vengono coinvolti nell’organizzazione tecnica e di supporto all’equipe. Tra i volontari, è presente anche la nota Santuzza Calì, già scenografa del Teatro Eliseo, che ha realizzato il progetto grafico del materiale di comunicazione e tutti i costumi degli attori che compongono la Compagnia denominata “KATAZUM”.

“Dal 2001 – dichiara Stefania Firrincieli, portavoce de “Il Ponte” ONLUS – l’Associazione “Il Ponte” ONLUS promuove il suo impegno nei confronti dei ragazzi con e senza disabilità attraverso progetti mirati, “su misura” per loro, ma è soprattutto grazie al laboratorio di teatro integrato che siamo riusciti a migliorare la qualità della vita di chiunque ne faccia parte”.

“Il Laboratorio di teatro integrato – aggiunge Firrincieli – per noi rappresenta il mezzo sociale che riesce a far emergere le potenzialità di ognuno, poiché creare una cornice all’interno della quale tutti i partecipanti possono esprimersi liberamente. È lo spazio in cui le differenze possono convivere e diventare una risorsa”.

“Da tanti anni – commenta Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva delle Acli di Roma – come US Acli diamo supporto a questa associazione che svolge un lavoro importante accanto a persone con disabilità. Vedere questi ragazzi che partecipano attivamente alla realizzazione di questa opera teatrale è una grandissima soddisfazione e ci spinge sia noi che “Il Ponte” a proseguire nel percorso intrapreso”.