Dopo la settimana di pausa, l’F&D H2O si rituffa in acqua per l’importante trasferta di Firenze. La squadra di mister Di Zazzo già da diverse settimane è apparsa rigenerata, ma il bottino di un punto nelle ultime tre non lascia ovviamente soddisfatte le veliterne, che si presenteranno agguerrite in Toscana.
A fare il punto della situazione è il Presidente Francesco Perillo: un bilancio della stagione, prospettive future, e un naturale incoraggiamento alle sue atlete per la prossima sfida.
Presidente, dopo la pausa di una settimana si va a giocare con il Florentia in trasferta. Come hai visto la squadra nel preparare questa gara?
Le ragazze le ho viste bene in queste due settimane, avendole seguite molto negli allenamenti. C’è concentrazione, anche se l’ultima sconfitta ha visto aumentare il divario di punti che ci divide dai play out. Sicuramente c’è amarezza dopo la sconfitta con il Rapallo. Abbiamo fatto una partita strepitosa contro una squadra tecnicamente non alla nostra portata, seconda forza del campionato, e ci siamo comportati bene perdendo per demeriti nostri. Troppi gol buttati al vento e troppe occasioni sprecate davanti alla porta, mentre a loro abbiamo concesso reti facili. Con queste squadre non ci si può permettere di fare alcuni errori. Tendenzialmente, comunque, il gruppo sta bene. Alcuni singoli secondo me non stanno dando il massimo, e spero lo faranno già da sabato, di squadra vedo un buon clima.
Le avversarie all’andata vinsero dopo un match combattutissimo. Lecito attendersi una partita simile anche al ritorno?
Me lo auguro. Quella all’andata fu la prima partita in cui cominciammo a far vedere qualcosa e lì sono iniziate le recriminazioni. Spero che sabato sia una partita combattuta e che arrivi una vittoria che ci tenga attaccati al treno della salvezza. Con il Florentia all’andata è stata la prima gara con i rimpianti, molto più di quella con il Verona dove abbiamo peccato di concretezza e sono state invece più brave loro nell’ultimo tempo per portare a casa la vittoria. Abbiamo perso per demeriti nostri, per inesperienza ed errori: la abbiamo buttata al vento. Speriamo di fare tesoro degli sbagli commessi.
Bogliasco, Verona, Rapallo: le ultime prove dell’F&D H2O sono più che confortanti, ma è arrivato solo un punto. Questo può incidere sul morale della squadra, nel bene e nel male?
Purtroppo sì, nel bene e nel male. Abbiamo dato tanto in termini di energie mentali e fisiche. Quella con il Bogliasco in casa è stata la prima gara del trio: abbiamo tenuto bene la partita, stiamo stati sul pezzo ma non abbiamo poi concluso nelle situazioni cruciali. Lì abbiamo fatto vedere tanto a livello di gioco senza portare a casa punti. A Verona idem, è stata una gara combattuta e sempre in mano nostra. Tanti errori nei singoli in questo caso, ed è una cosa che mi ha dato fastidio perché vedere una superficialità in determinate situazioni mi lascia in imbarazzo: da giocatrici di una certa esperienza ti aspetti quel qualcosa di più, quando c’è l’occasione di fare la differenza. Rapallo, come accennato, è l’apice: abbiamo fatto un’inversione importante sul piano del gioco, della tattica e dell’impostazione della partita e sono mancati i singoli nei momenti clou. In definitiva, abbiamo raccolto meno di quello che abbiamo seminato.
Si è detto più volte che una squadra giovane avrebbe potuto peccare di inesperienza, ma cosa è mancato alle ragazze di Di Zazzo per avere qualche punto in più in classifica? Cinismo, cattiveria, fortuna, malizia?
Ci mancano proprio il cinismo e la cattiveria, quando sei là davanti ti serve la cattiveria agonistica per fare qualcosa in più e portare le partite a casa. La fortuna non è mai abbastanza, però in questo campionato debbo dire che purtroppo sono più i nostri demeriti che la mancanza di fortuna. Senza esagerare credo che nove punti in più avremmo potuto averli senza rubare nulla. Saremmo stati in linea con un cammino in campionato alla nostra portata, ma avremmo lottato per la salvezza diretta.
Mancano poche partite alla fine, c’è fiducia nei play out? Al di là dei risultati in vasca, come Presidente sei soddisfatto del progetto avviato?
Ogni gara è una finale e dobbiamo giocarcele tutte fino all’ultimo secondo per fare punti e alimentare il sogno play out. Riguardo al progetto, abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del nostro gruppo, della squadra e della pallanuoto. Sono convinto che anche le ragazze che hanno avuto fiducia nel nostro progetto siano state quelle giuste. Consideriamo anche che la campagna acquisti è iniziata tardi per noi, con due mesi di differenza sul mercato tra A1 e A2. Queste però sono attenuanti gestionali e non alibi. Fondamentalmente dovevamo aspettarci un adattamento iniziale per la squadra, ma siamo uscite fuori un po’ tardi e ci abbiamo messo più del previsto. A livello temporale pensavo di vedere qualcosa di meglio già ad esempio a Milano, prima di Natale, in una partita che invece abbiamo giocato male. Nel 2019 c’è stato invece l’auspicato cambio di marcia. Finora la Serie A1 è stata una bella esperienza e la dobbiamo portare a termine nel migliore dei modi.