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La denuncia di CittadinanzAttiva Tivoli-Subiaco-Palestrina-Colleferro: “Servizi sanitari carenti, pazienti costretti a ricorrere alle strutture private”

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Avviso di disponibilità per l'acquisizione di medici-chirurghi, per il Pronto soccorso e Medicina d'urgenza della ASL ROMA 5

“Dopo aver rilevato le gravi carenze dei servizi sanitari e di assistenza, specialmente per quanto riguarda l’urgenza e l’emergenza, Cittadinanzattiva ha ritenuto necessario denunciare alle forze politiche regionali le difficoltà che incontrano i cittadini quotidianamente”. A parlare è il Comitato CittadinanzAttiva Tivoli-Subiaco-Palestrina-Colleferro, che torna sulla questione sanità denunciando le carenze delle strutture pubbliche nei confronti degli utenti.

“Auspicando che le forze politiche vogliano raccogliere queste preoccupazioni – continua il comunicato -, abbiamo ritenuto necessario fare il punto della situazione in una riunione della nostra assemblea, tenutasi il 22 febbraio, alla presenza del segretario regionale di Cittadinanzattiva Dott. Elio Rosati e del nostro Coordinatore del Comprensorio di tutta la ASL RM5 Dott.Tiberio La Rocca. In questa riunione abbiamo deciso di intensificare i controlli e tenere alto il livello di attenzione sui problemi quotidiani dei Cittadini Utenti, che sempre di più mostrano rassegnazione, denunciando sempre meno le violazioni dei loro diritti, rinunciando qualche volta a curarsi e rivolgendosi più spesso alle strutture private, con notevole sacrificio sul loro scarso reddito.

Pubblichiamo con questa news il quadro dei nostri responsabili TDM (Tribunale per i Diritti del Malato) che si rendono disponibili, anche con i loro recapiti privati, per la soluzione dei problemi dei pazienti. Ricordiamo ai nostri concittadini che l’assistenza sanitaria è un diritto, di non esitare a denunciare le violazioni di questo loro diritto e di non subire inutili situazioni di sofferenza e di ingiustizia.

L’attività del TDM (Tribunale per i Diritti del Malato) è volta alla ricerca delle soluzioni finalizzate a rimuovere situazioni di sofferenza inutile e di ingiustizia, non esclude la protesta pubblica e il ricorso all’autorità giudiziaria, ma privilegia l’esercizio dei poteri di interpretare le situazioni, di mobilitare le coscienze, di rimediare agli intoppi istituzionali e infine di conseguire nel più breve tempo possibile i cambiamenti materiali della realtà che permettano il soddisfacimento dei diritti violati. L’ATTIVITÀ È ATTUATA SENZA FINI DI LUCRO”.