Attualità

Regione Lazio, rinasce la via Francigena: il progetto di valorizzazione dei cammini

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Regione Lazio, rinasce la via Francigena: il progetto di valorizzazione dei cammini

Un itinerario trasversale tra le vie consolari romane e antichi tratturi, cattedrali e santuari cristiani, dolci panorami collinari e aspri paesaggi montani. Così rinasce la famosa via Francigena: progetto di valorizzazione dei cammini del Lazio approvato dalla Regione.

“L’obiettivo – spiega il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano – è valorizzare il Lazio più nascosto, fatto di borghi e paesaggi poco battuti dal flusso internazionale e nazionale, sviluppando e valorizzando le bellezze del Lazio. Con questo progetto connetteremo tra loro i percorsi dei pellegrini che mettevano in collegamento Roma con il porto di Brindisi, principale imbarco verso la Terra Santa.

Si tratta di una rete di sentieri che sfruttano il tracciato delle antiche vie romane il cui recupero rappresenta il punto principale dell’intero programma”.

Le direttrici saranno due. Quella Appia-Pedemontana, lunga 250 chilometri, partirà da San Pietro e seguirà il reticolo dei tracciati della via Appia.

Ci si immergerà nell’Antica Roma e nei luoghi della cristianità passando per i Castelli Romani per immergersi poi nelle Provincia di Latina attraverso piccoli centri ricchi di testimonianze romane e medievali per giungere al confine con la Campania nei pressi di Sessa Aurunca.

La seconda direttrice invece sarà più interna attraverserà i monti Prenestini per poi dirigersi verso la Valle del Sacco lungo le antiche vie Prenestina e Latina.

Un sali e scendi tra strade secondarie e sentieri immersi in un paesaggio naturalistico di grande bellezza, passando per Palestrina, i vigneti di Piglio per poi giungere ad Anagni, città di Bonifacio VIII che indisse il primo Giubileo della cristianità nel 1300.

La via proseguirà toccando l’abbazia di Montecassino per poi concludersi al confine tra Lazio e Molise nei pressi di Venafro.