Il turismo nel Lazio è un settore in continua crescita e che dà lavoro a molte persone: da qui al 2023 si prevede l’assunzione di circa 250mila risorse nel settore. Scopriamo insieme alcuni dettagli e, nel dettaglio, quali sono le figure più ricercate da qui ai prossimi 4 anni.
Alcuni dati statistici
A fine dicembre 2018 è atterrata presso l’aeroporto di Fiumicino una turista cinese ed è stata stimata come la numero 15.000.000 che ha visitato Roma nel 2018. Ad attenderla in aeroporto, per festeggiare insieme il taglio di un traguardo che fa della Capitale la città più visitata d’Italia, c’erano l’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Carlo Cafarotti e Raffaele Pasquini, Head of marketing & business development di Aeroporti di Roma. Questo testimonia quanto il “brand” della Capitale sia sempre di moda. Ma il fatto che il settore del turismo nel Lazio sia in continua crescita lo dimostra un incremento di visitatori del 3,9% registrato nel 2017, per un totale di circa 12 milioni. Questo dato evidenzia le numerose potenzialità del territorio, grazie anche a un magnifico patrimonio storico, culturale e naturale. La tradizione enogastronomica che investe la Città Eterna e il Lazio deve crescere ed essere favorita da un turismo di tipo esperienziale, sempre più in voga nel marketing.
Le ricadute sul settore dell’occupazione: ecco quali sono le figure più ricercate
Più del 10% del Pil e buone notizie che arrivano soprattutto dal punto di vista dell’occupazione: il turismo italiano, nel giro di quattro anni, avrà bisogno di 250mila nuovi addetti. Le figure ricercate riguardano camerieri, addetti alle pulizie e cuochi, addetti alle mansioni da sala, addetti ai piani, account executive ma anche specializzati in marketing, in ITC e social media manager.
Tuttavia, alcuni denunciano una sorta di problemi legati alla formazione di queste figure professionali, specificando come spesso si faccia più teoria rispetto alla pratica nelle aule. Se adesso il settore del turismo in Italia fornisce lavoro al 14,7% dei cittadini in tutto il Paese, sia in maniera diretta che indiretta, si suppone che l’incidenza salirà al 16,5% già nel 2028: una crescita dell’1,8%. A godere dei benefici saranno soprattutto gli stabilimenti balneari: il 38,9% ha dichiarato di voler assumere nuove unità. Ma ne beneficeranno anche il settore alberghiero e della ristorazione.
Quanto conta l’esperienza?
Importante l’esperienza specifica nel settore, che è infatti richiesta dal 37% delle imprese che assumono, ma anche quella generica, preferita dal 32%. Tuttavia, c’è una componente disponibile a investire su una percentuale vicina al 30% di persone senza esperienza, ma con una adeguata formazione, in modo da essere formata sul posto di lavoro.
Il nostro consiglio a tutti i giovani che volessero intraprendere la carriera nel settore turistico è quello di imparare bene almeno l’inglese e una lingua a scelta (possibilmente tra francese e tedesco, ma anche il russo o una lingua orientale). Inoltre, è bene curare la propria formazione tramite percorsi adeguati e coerenti, per poi specializzarsi non solo a livello teorico ma anche pratico. Importante poi la sezione dedicata al self-marketing: a questo proposito potrete trovare QUI e QUI alcuni utili consigli.