Sono due i leader di movimenti dell’estrema destra tratti in arresto nella mattinata odierna dalla Digos di Roma, nell’ambito di una indagine svolta con il Sost. Procuratore della Repubblica dott. Albamonte.
Le misure cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Roma, dott.ssa Mara Mattioli, riguardano l’aggressione di due giornalisti del gruppo Espresso, avvenuta nel pomeriggio del 7 gennaio scorso al Verano in occasione della commemorazione della strage di Acca Larentia, indetta presso il Mausoleo dei Martiri Fascisti dalla Comunità di Avanguardia Nazionale a cui hanno partecipato circa 60 persone, militanti avanguardisti e militanti di Forza Nuova.
Cosa è successo
Mentre i due giornalisti documentavano lo svolgimento della commemorazione attraverso riprese video – fotografiche, venivano aggrediti da alcuni partecipanti alla commemorazione, in quanto avevano effettuato registrazioni senza il loro consenso.
Così, dopo averli accerchiati separatamente, mentre percuotevano violentemente uno, minacciavano di morte l’altro, per poi picchiarlo, con calci e pugni, sottraendogli anche il documento d’identità per conoscerne le generalità, tutto al solo fine di impossessarsi, con violenza fisica e minacce di morte, del materiale registrato nel corso della celebrazione ed impedire loro di esercitare il diritto di libertà di stampa.
Le indagini condotte dalla Digos di Roma hanno permesso di accertare che tra gli assalitori c’era anche il capo romano di “Forza Nuova” G. C., che nonostante fosse sottoposto al regime della sorveglianza speciale si trovava sul luogo e V. A. N., elemento di spicco della “Comunità di Avanguardia Nazionale”, nata dalle ceneri di Avanguardia nazionale, movimento disciolto nel 1976 per ricostituzione del partito fascista.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni dei due leader di estrema destra, che hanno consentito di rinvenire materiale di interesse investigativo.