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Roma, tariffa rifiuti: 6% in meno per imprese ed esercizi commerciali

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Continua a diminuire la tariffa sui rifiuti (Ta.Ri.) per l’anno 2019, che produrrà un gettito complessivo di oltre 763 milioni di euro.

La riduzione è possibile in particolare grazie alla lotta all’evasione tariffaria, da cui si sono recuperati 16,5 milioni di euro, e andrà a vantaggio delle utenze non domestiche – imprese ed esercizi commerciali – con una diminuzione media del 6,1% in bolletta rispetto al 2018.

Sconti anche per le famiglie numerose con l’introduzione di correttivi al ‘parametro numerosità del nucleo familiare’, che avrebbe altrimenti portato a variazioni significative del prelievo all’aumentare dei componenti. È quanto prevede la delibera della Giunta Capitolina sulla determinazione della Ta.Ri. per il 2019, che ora verrà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea Capitolina.

Il provvedimento prevede anche uno ‘sconto’ fino al 20% della parte variabile della Ta.Ri. per le attività commerciali che aderiranno a un progetto sperimentale sulla riduzione dello spreco alimentare: le modalità per usufruire di questa agevolazione saranno indicate in un successivo provvedimento attuativo.

L’Assessore al Bilancio e al Coordinamento strategico delle Partecipate, Gianni Lemmetti sottolinea che l’Amministrazione capitolina sta lavorando per disegnare il futuro della gestione dei rifiuti e di Ama senza sprechi e inefficienze. Secondo l’assessore il risanamento dei conti è la base per costruire un’azienda solida che non lasci alle future generazioni debiti o ‘leggerezze’ contabili. Per questo si stanno applicando i principi della contabilità armonizzata e del controllo analogo, base per il risanamento di aziende che riescano a far bene il loro lavoro. Senza i conti in ordine e il rispetto delle deliberazioni dell’Amministrazione, che gestisce i soldi dei cittadini, non si possono conseguire risultati significativi. Nello stesso tempo continua l’azione per arginare il fenomeno dell’evasione tariffaria che pesa sulla qualità del servizio e si ripercuote, oltre che sui conti del Comune, anche su quelli dei cittadini corretti che pagano puntualmente le loro bollette.