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Regione Lazio, sanità. Federlazio: “Liste di attesa ancora più lunghe per i cittadini”

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L’associazione Piccole e medie imprese del Lazio (FederLazio) ha rilasciato un comunicato stampa in merito alla situazione sanitaria nella Regione Lazio:

Dal mese di maggio i cittadini del Lazio rischiano di vedersi tagliare centinaia di migliaia di prestazioni specialistiche in convenzione (analisi di laboratorio, visite specialistiche, radiografie, RMN, Tac, ecografie, Fisioterapia, ecc.) presso le strutture private accreditate.

E’ l’effetto di un decreto in corso di adozione della Regione Lazio che taglia del 6% i budget delle strutture private accreditate, le quali, pur avendo rispettato i vincoli di spesa, si vedono adesso penalizzate dall’aumento della spesa per dialisi e radioterapia poiché prive di budget in quanto salvavita ma inserite nel medesimo capitolo di spesa della specialistica. E tutto ciò in totale contraddizione con la recente estensione alle strutture private dell’accreditamento di ecografie e Tac.

Ancora una volta – afferma la Presidente Ursap Federlazio, Claudia Tulimiero Melis – viene ad essere penalizzata la prevenzione, fondamentale per salvare vite umane da patologie ricorrenti quali neoplasie e malattie ischemiche (infarto e ictus) e soprattutto, gli anziani, le persone disabili e  i non abbienti, che si vedono privati del diritto alla prevenzione e cura sanciti dall’articolo 32 della Costituzione. A ciò si aggiunge la conseguenza del forte aumento della spesa sanitaria per ricoveri post acuzie ed ospedalieri e l’ulteriore affollamento dei Pronto Soccorso.

Chiediamo al Presidente Zingaretti di rivedere immediatamente questo provvedimento, di ispirazione ministeriale, che taglia fortemente nel Lazio le prestazioni sanitarie specialistiche ai cittadini, già penalizzati da tasse più elevate rispetto ad altre Regioni. Si ricorda – aggiunge Claudia Tulimiero Melis – che le prestazioni specialistiche accreditate hanno remunerazioni ferme al 1996, ulteriormente ridotte nel 2012. Ad esempio, una visita specialistica viene rimborsata alle strutture specialistiche accreditate come prima visita a € 20 e seconda visita a € 12. Perché le strutture pubbliche, per le stesse visite, applicano tariffe in intramoenia da 140.00 euro in su? Qualcosa non torna! Ci affidiamo al buon senso del Presidente Zingaretti e di tutta la Giunta Regionale del Lazio per togliere dialisi e radioterapia dai conteggi, imputandole ad altri capitoli di spesa, e così confermare i budget del biennio 2017-2018.