Cronaca

Magliana, chiuso autosalone abusivo: arrestato uno dei titolari per aver falsificato la propria carta di identità

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Magliana, chiuso autosalone abusivo: arrestato uno dei titolari per aver falsificato la propria carta di identità

Chiuso definitamente con un provvedimento del Questore di Roma un autosalone completamente abusivo alla Magliana.

Cosa è successo

Le indagini della Polizia di Stato del Commissariato San Paolo, diretto da Massimiliano Maset, sono iniziate circa un mese fa quando gli investigatori si sono presentati in un’area  recintata dove erano esposte molte auto, gran parte della quali prive di targa.  In un container adibito ad ufficio era presente C.P., un 52enne romano. Gli agenti, che conoscevano i trascorsi giudiziari dell’uomo, si sono accorti che la carta di identità, esibita dallo stesso, era stata falsificata: nello specifico era stata cancellata la dicitura “non valida per l’espatrio”, tra l’altro apposta dagli stessi poliziotti per un precedente provvedimento giudiziario. Per questo singolo reato C.P. è stato arrestato e condannato, con rito direttissimo, a più di un anno di reclusione.

Durante il controllo all’improvvisato autosalone, sempre dentro il container, è stato sequestrato un manganello, un taser, una serie di documenti ed alcuni timbri di autorità spagnole in particolare della Regione di Murcia.

Le indagini hanno portato all’individuazione, oltre di C.P., anche di un altro responsabile dell’autosalone, un 43enne romano, già noto alle Forze dell’Ordine.

Le auto presenti nel piazzale, così come il container, sono state sequestrate, con la collaborazione degli agenti della Sezione di Polizia Stradale, per accertarne la provenienza.

La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Roma ha “chiuso il cerchio” con l’emissione, a firma del Questore Carmine Esposito, del provvedimento di chiusura dell’attività. Gli agenti del commissariato San Paolo hanno dato esecuzione al provvedimento e, dopo averlo notificato ai due “titolari”, hanno sigillato l’area ed affisso il cartello “chiuso con provvedimento del Questore di Roma”.

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